Lucrare con i domini è speculazione?

Una delle accuse più frequenti che si rivolgono ai domainer è quella di essere degli speculatori e di occupare dei nomi che potrebbero essere usati con efficacia da altri. Registrare un nome a pochi euro e rivenderlo magari a qualche decina di migliaia non può non suscitare invidia in molte persone che magari hanno una conoscenza superficiale del problema. In effetti ci sono casi, ad esempio quello di registrare il nome di una società nota per poi rivenderlo magari alla stessa ad un prezzo elevato, che pongono dei problemi morali. Per la verità questi casi sono stati superati dalle normative che oggi, in caso di contenzioso legale, vedono prevalere i legittimi proprietari di marchi, nomi propri e di società. Negli altri casi la compravendita dei domini non può che essere considerata una attività moralmente corretta. La regola che vige nella assegnazione dei nomi è trasparente e uguale per tutti: chi arriva prima prende il dominio! Non è poco, soprattutto in una comunità come quella italiana in cui il merito è stato bannato dalla società e si ottiene tutto per amicizie politiche quando non addirittura per quelle mafiose o para-mafiose. Chi ha avuto l’intelligenza e la capacità di prevedere che un nome avrebbe acquisito una certa importanza l’ha registrato. Chi magari ha le cognizioni scientifiche e tecniche per poter investire in nuovi nomi ha tutto il diritto di farlo. Più trasparente e pulito di cosi ….