Colui che comincia ad occuparsi di nomi di dominio adesso deve porsi il problema se ricercare domini ancora da registrare pagandoli pochi euro o acquistare domini registrati dai venditori o nelle aste specializzate. Nel primo caso si spende poco però, a meno di colpi di fortuna sempre meno probabili, difficilmente si troveranno domini da rivendere a cifre sostanziose. Nel secondo caso c’è la possibilità di acquistare domini importanti ma occorre avere un certo budget a disposizione, aumentano i rischi ma anche le possibilità di guadagno. Il primo caso è adatto ai giovani con pochi mezzi finanziari o ai principianti che inizialmente vogliono rischiare poco, il secondo a persone con possibilità economiche che vogliono diversificare i loro investimenti in un settore legale che permette ad esempio di avere un capitale all’estero e gestirlo in casa propria tramite la rete. Un capitale facile da gestire, con pochi rischi e soggetto a tassazione solo nel caso di successo. Il mantenimento dei domini è a buon mercato (pochi euro all’anno per nome) e molte società permettono anche il pagamento pluriennale con adeguati sconti in modo che l’investitore può tranquillamente disimpegnarsi per molto tempo mentre i nomi, inevitabilmente, lievitano di quotazione. Un altro problema fondamentale per la gestione del portafoglio è quello del numero di domini acquisiti. Conviene avere pochi domini, magari di qualità o molti domini? Nel primo caso diminuiscono le spese di mantenimento e i tempi di gestione ma ovviamente anche le probabilità di vendere nomi magari per finanziarsi l’acquisto di altri. Nel secondo caso, le spese e i tempi di gestione aumentano però aumentano anche le possibilità di vendita. Ricordiamo che il costo di mantenimento è lo stesso sia per domini che quotano pochi spiccioli che per quelli che valgono milioni di dollari. In pratica ognuno decide per se tenendo conto del budget da investire, dei tempi a disposizione e dell’entità delle spese correnti che si possono affrontare.